di Marco Rizzi

Nata dalla matita di Peter Moore, l’Air Jordan 1 è il primo modello ufficiale della signature line prodotta da Nike per Michael Jordan che, nel 1984, è semplicemente un ottimo cestista di Wilmington, nel North Carolina su cui Nike sta riponendo enormi speranze, così come i delusi tifosi dei Chicago Bulls.

Jordan è ben lontano dall’essere la superstar dominante degli anni successivi, ma dimostra immediatamente di avere le potenzialità di un ottimo testimonial.

La carriera di MJ inizia indossando le Air Ship in una versione personalizzata che già porta il nome del “suo” brand: Air Jordan. Durante tutta la stagione NBA ‘84/’85 Nike produce dei prototipi ibridi utilizzando l’upper della Air Jordan 1 in diverse versioni con suole “prese in prestito” da Court Force, Air Force 2 e Dunk. Nel 1985 il modello fa il suo debutto ufficiale ai piedi di Jordan, che però riceve una multa dall’ NBA ogni volta che le utilizza nella colorazione nera e rossa, bandita dalla lega poiché non in linea con il dress code.

Qui nasce la prima vera controversia: la “vera Banned” sarebbe la Air Ship, il primo modello su cui Nike sperimenta la collezione con base nera e dettagli rossi. Ad alimentare la convinzione nei fan che la scarpa bandita sia l’Air Jordan I è una splendida pubblicità Nike del 1985 che recita “l’ NBA può impedire a Jordan di indossare le sue Air Jordan, ma non può impedirlo a voi”, mentre due blocchi neri censurano le scarpe inquadrate dalla telecamera.

Sarà quindi proprio la colorazione che MJ considerava “demoniaca” tanto da non volerla indossare a segnare il primo successo della neonata linea Jordan, con Nike che ribalta a suo favore una situazione apparentemente sfavorevole, con una delle più geniali mosse di marketing che si possano ricordare. Durante la stagione Nike produce anche alcune versioni della Air Jordan 1 con degli strap per dare supporto aggiuntivo a MJ che, all’inizio della stagione 1985, si ruppe l’osso navicolare del piede sinistro. Queste versioni “Player Exclusive” non entrarono mai in commercio e, insieme ai prototipi ibridi sono tra i pezzi più ricercati dai collezionisti. Jordan tornerà sui parquet NBA per terminare la stagione ‘85/86 con i Chicago Bulls, giocando anche il primo turno di Playoffs contro i Boston Celtics di Larry Bird, Kevin McHale e Robert Parrish. I Bulls ne usciranno sconfitti ma Jordan dimostrerà di essere un vero campione giocando anche una partita al Boston Garden da 63 punti. Bird dichiarò che quello visto in campo era “Dio travestito da Jordan”. Una cocente sconfitta che sancì però l’ingresso di MJ tra le star NBA. Cosa indossava? Ovviamente le sue Air Jordan 1!

Un ambito particolare in cui la Air Jordan 1 ebbe un grande successo al suo esordio sul mercato fu quello dello skateboarding, e non certo per la celebrità di Michael o la sua bravura con la tavola. Il taglio e la struttura della scarpa, insieme al fatto che molte colorazioni originali finirono in saldo, contribuirono ad accrescere la celebrità del modello tra i giovani skaters della metà degli anni ’80, che spesso utilizzavano modelli da basket per praticare il loro sport. Tra i testimonial più efficaci vere leggende come Lance Mountain, Steve Caballero e Tommy Guerrero, che indossano la AJ1 nei celebri video della Bones Brigade.

Un altro particolare testimonial fuori dai parquet NBA fu Spike Lee, che “fece indossare” le Air Jordan 1 “Bred” e “Royal” al personaggio da lui interpretato nel film del 1987 “She’s Gotta Have It” di cui era anche regista. Il nome di quel personaggio è Mars Blackmoon e sarà compagno di Jordan in molte pubblicità Nike fino al 1991.

La Air Jordan 1 è tra i modelli iconici della signature line Air Jordan riproposti per primi da Nike nel 1994, al primo ritiro di MJ. Le colorazioni scelte per tornare sugli scaffali sono la “Chicago” e la “Bred”. È proprio la Retro della “Chicago” prodotta nel 1994 che sarà indossata da Jordan nella primavera del 1998, durante la sua ultima partita in maglia Chicago Bulls sul parquet del Madison Square Garden, come tributo ai rivali storici dei New York Knicks ed alle stupende partite giocate dal numero 23 alla Mecca of Basketball.

Le prime Retro della Air Jordan 1 in colorazioni diverse da quelle originali arrivano nel 2001 e comprendono ben cinque cw prodotte in esclusiva per il mercato giapponese, tra le più amate dagli appassionati. Di queste due sono state private dello swoosh per fare posto ad un jumpman cromato sul lato della scarpa e una introduce il taglio “Mid” che caratterizzerà la sneaker per quasi dieci anni.

Ancora oggi la Air Jordan 1 è uno dei modelli più amati da collezionisti ed appassionati, anche da quelli meno legati alla storia sportiva di MJ. Il numero di colorazioni proposte ha abbondantemente superato il centinaio, primato incontrastato tra i modelli Jordan. Molte sono veri e propri pezzi da collezione, non soltanto colorways tributo alla storia di MJ (Defining Moment Pack, Fathers Day, Shattered Backboard, Letterman), ma anche sperimentazioni con nuovi materiali (anodized, Flyknit) e collaborazioni in edizione limitata con stores come Dover Street Market e personaggi come Dave White, Hiroshi Fujiwara, Travis Scott e Virgil Abloh.

Author Marco Rizzi