di Marco Rizzi

Se si parla di calzature sportive, il periodo a cavallo tra anni ’80 e anni ’90 è stato, con pochi dubbi, il più proficuo a livello di innovazione tecnologica. Erano molti i brand che desideravano spartirsi il mercato e ognuno cercava di presentare modelli che potessero essere contemporaneamente all’avanguardia e facilmente riconoscibili sugli scaffali dei negozi. È proprio in questo contesto di “guerra industriale” che si inserisce perfettamente la GEL-Lyte III, uno dei più avanzati e facilmente riconoscibili modelli prodotti da ASICS negli anni ’90. ASICS è un brand giapponese dall’importante tradizione che si spinge indietro fino agli anni ’40 e ’50, ha contribuito alla definizione e allo sviluppo della “scarpa sportiva” negli anni ’60 ed, indirettamente, alla nascita di Nike negli anni ’70. Questo spirito di sperimentazione e ricerca ha sempre accompagnato ASICS che, a partire dalla fine degli anni ’80 si è affermata come uno dei principali brand per quanto riguarda la corsa, sia su strada che su pista. La GEL-Lyte III fa il suo debutto nel 1990 ed è stata disegnata da Shigekuchi Mitsuii, uno dei principali designer del brand insieme a Toshikazu Kayano (il padre della GEL-Kayano Trainer del 1993, da cui è nata la linea Kayano prodotta ancora oggi). Mitsuii ha fatto parte del team di design che sviluppò la GT-II e la GEL Freak, ovvero i due modelli utilizzati per il lancio della tecnologia GEL sui mercati rispettivamente statunitense e giapponese.

Mitsuii disegnò per la GEL Lyte III una nuova suola a tre densità, per migliorare la transizione tra duro e morbido presente nei modelli precedenti. Il tratto distintivo della scarpa è però la cosiddetta “split-tongue”, ovvero la soluzione utilizzata da Mitsuii per rendere migliore e più confortevole la calzata della scarpa. In parole povere, al posto della classica linguetta presente in tutte le scarpe dell’epoca, nella GEL-Lyte III era presente una calza in neoprene tagliata al centro. In questo modo i clienti avevano la possibilità di correggere il fit utilizzando i lacci.

Per la tomaia fù utilizzato un mix di suede sintetico, pelle e mesh in colori molto brillanti, sia per la versione da uomo (in cui furono utilizzati verde smeraldo e bianco per la tomaia e giallo neon per la linguetta), sia per la versione da donna (identica con il viola a sostituire il neon yellow).

Per molti anni la GEL-Lyte III rimase un modello dimenticato dal grande pubblico, un feticcio per amanti del vintage e dei design anni ’90. ASICS decise di rilanciare il modello soltanto a metà degli anni ’00, cavalcando il crescente interesse per le sneakers e producendo due stupende collaborazioni con gli stores PATTA e Slam Jam (la celebre “5th Dimension”), ad oggi due tra le GEL-Lyte III più rare, costose e di difficile reperibilità.

Nella seconda parte degli anni ’00 la GEL-Lyte III è diventata uno dei modelli principali del catalogo lifestyle di ASICS ed uno dei più amati dai fan del brand (soprattutto in Giappone), complice anche la ritrovata celebrità grazie all’esposizione dovuta alle numerosissime collaborazioni tra cui quelle con Ronnie Fieg ed il suo store KITH e la campagna di celebrazioni legate al venticinquesimo anniversario del modello, nel 2015.

Author Marco Rizzi