di Marco Rizzi

Laced Up è una delle principali community online legata ai temi sneakers e streetwear in Italia. Non soltanto un semplice marketplace, ma uno spazio online dove ogni giorno oltre diecimila utenti hanno la possibilità di confrontarsi e discutere della loro passione. Laced Up Community è tra le realtà oggi più attive nel mondo delle sneakers in Italia, grazie anche alla partecipazione ai più importanti sneaker events italiani ed europei come Sneakerness, Ginnika e Kick It.

Durante il 2019 Laced Up è diventato un partner fondamentale per Special Sneakers Club per l’organizzazione di eventi e l’ideazione di contenuti che potessero coinvolgere nel miglior modo il pubblico italiano.

Per questo motivo abbiamo pensato di chiedere a Nico e Ali, due dei membri dello staff di Laced Up quale sia il ruolo attuale delle community online nel mondo delle sneakers e di cosa manca alla scena italiana per fare lo step definitivo per arrivare al livello delle altre nazioni europee.

Partiamo dalle basi. Tra le sneaker community italiane online oggi Laced Up è tra le più attive, voi quando siete entrati a far parte di questo progetto? Quali erano i vostri obiettivi all’inizio di questa esperienza?

Ali: Sono entrato in Laced Up Community da utente. Mi sembrava un ambiente interessante in cui poter discutere e condividere la mia passione per le sneakers e ciò che le circonda, ma anche per poter comprare e vendere. Frequentando la Community sono nati dei rapporti che successivamente mi hanno portato a far parte dello staff del gruppo, iniziando un percorso che mi ha portato a poter gestire in prima persona una Community attiva e molto frequentata. Alla base tutto nasce, come detto, dal voler conoscere nuove persone con cui poter condividere i miei interessi. Aver fatto il passaggio “dietro alle quinte” mi ha dato modo di conoscere diverse dinamiche di cui non ero inizialmente a conoscenza. Dal lato gestionale l’obiettivo è sempre stato poter far crescere la Community per portarla a un livello superiore.

Niccolò: Come Ali io sono entrato a far parte di Laced Up fin dagli inizi ma da utente, interessato principalmente al lato buy/sell/trade ma anche per poter conoscere meglio questo mondo e approfondire alcuni aspetti. Sono passato alla gestione del gruppo ormai un paio d’anni fa ma in “incognito”, per provare a portare Laced Up a fare un passo successivo indispensabile per far diventare questo progetto più di un semplice hobby (per esempio l’organizzazione e la partecipazione ai diversi eventi). Da poco più di sei mesi, invece, sono a tutti gli effetti anche admin del gruppo Facebook.

Com’è cambiata, secondo voi, la scena italiana negli ultimi anni? Pensate sia stato finalmente colmato il gap con le altre realtà europee legate alle sneakers?

N: La scena italiana è cambiata molto. Fino a qualche anno fa il gap generazionale tra chi era già interessato alle scarpe da molto tempo e i più giovani, magari interessati solo al lato “commerciale” era molto accentuato. Grazie principalmente a chi nelle nuove generazioni è riuscito a interessarsi anche al lato culturale delle sneakers con voglia di imparare e approfondire questo gap si sta finalmente riducendo e i due tipi di pubblico si stanno amalgamando. La differenza principale tra l’Italia e l’estero è, forse, proprio questa voglia di approfondire tra i più giovani. Questo permette a realtà importanti come The Basement di organizzare attivazioni molto seguite, qui forse manca quel tipo di interesse.

A: Come diceva Nico ci stiamo progressivamente avvicinando a questa “fusione” tra vecchia e nuova scuola. Questo probabilmente ci permetterà di uniformare anche la chiave comunicativa riguardante le sneakers. A differenza di tante altre nazioni estere in Italia in passato le sneakers erano davvero qualcosa per pochi, mi sembra che anche a livello di sottocultura manchi la base da cui partire per costruire grandi eventi e attivazioni. Non è un caso, per esempio, che l’Italia sia una delle ultime nazioni in cui è approdato Sneakerness, un evento molto importante a livello europeo per cui forse mancava però l’interesse da parte del pubblico italiano negli anni iniziali del progetto

Che ruolo pensate possano avere le aziende in questa definitiva maturazione?

A: Un maggiore coinvolgimento delle community da parte delle aziende sarebbe fondamentale per completare la maturazione della scena italiana, ma ho paura che da parte loro manchi l’interesse o, forse, la giusta chiave di lettura per interpretare ciò che il pubblico potrebbe trasmettere. Credo le aziende, almeno in Italia, non abbiano ancora la completa consapevolezza delle potenzialità della scena italiana e che possano, magari, sottovalutarne il coinvolgimento. Rischierebbero di vedere soltanto potenziali consumatori e non degli appassionati.

N: Sì. Sono sicuro che le aziende potrebbero agevolare questa maturazione, così come sono sicuro che potrebbero trarre enorme vantaggio da un contatto diretto con il pubblico. Le community non sono soltanto un bacino da cui trarre informazioni utili per le ricerche di mercato, ma anche un ottimo termometro per capire quali potrebbero essere trend e interessi degli appassionati. In questo momento in cui si parla solo di “hype” è facile dimenticarsi quanto sia importante la credibilità di un prodotto e come viene percepito dagli appassionati. In questo le community potrebbero essere fondamentali.

Purtroppo non si può assolutamente trascurare la situazione attuale. Che ruolo sta avendo Laced Up Community durante l’Emergenza Covid-19

A: L’idea di base è che in questo momento tutti abbiamo più tempo per interagire, non soltanto da un punto di vista di compravendita ma anche per un reale scambio d’idee. Prima siamo ripartiti con una serie di post con topic a tema per cercare di coinvolgere il più possibile gli utenti anche con temi lontani dal mondo delle sneakers partendo proprio dagli interessi che noi admin abbiamo fuori da questo contesto. Questo era un progetto che già avevamo sviluppato un po’ di tempo fa ma che era stato messo in pausa per i diversi impegni che ognuno di noi aveva. In seconda battuta abbiamo voluto approfittare di questo momento per concretizzare un’idea che diversi di noi aveva da tempo ma non era stata ancora sviluppata, ovvero quella di una sorta di “talk show” interno alla Community. Da qualche settimana abbiamo iniziato a trasmettere live “LacedUpTalk”, coinvolgendo non soltanto gli admin ma anche utenti e amici della community inserendo in scaletta non soltanto discorsi relativi alle sneakers ma, per esempio, anche sport, arte e tutte le diverse attività che possano rivelarsi degli interessi comuni tra i membri.

Avete notato dei cambiamenti nelle abitudini dei vostri utenti nell’ultimo periodo?

N: Direi che sì, ci sono stati dei cambiamenti nel livello di partecipazione dettati ovviamente dal maggiore tempo libero ma anche dagli stimoli che Ali e gli altri admin stanno presentando con le diverse attività di cui abbiamo parlato. Ci ha fatto molto piacere vedere anche qualche membro che si è sentito particolarmente coinvolto e ha voluto prendere l’iniziativa iniziando thread interessanti basati su interessi personali.

Laced Up è anche un’importante piattaforma di compravendita delle sneakers. Il blocco totale delle attività non indispensabili come ha influenzato queste dinamiche?

A: Chi ha la possibilità di farlo e una notevole capacità d’acquisto sta approfittando di questo momento per andare a “caccia di affari”, ovviamente essendoci più tempo libero per tutti sono in tanti ad aver scelto questo momento per pulire casa e, magari, fare una cernita nella propria collezione iniziando a vendere qualcosa.

N: Ho notato da parte di molti utenti una grande preoccupazione riguardo il funzionamento dei servizi legati ai corrieri e ai vari metodi di spedizione. Ovviamente l’emergenza ha reso impossibili i meet-up, che sono sempre il metodo migliore per le transazioni secondo noi. Ovviamente l’ “economia” legata alle sneakers non si ferma: sia le aziende legate a questo mondo come StockX, sia i servizi collaterali come DHL, UPS e Glovo per le tratte brevi stanno lavorando a pieno regime nonostante la situazione.

Nel nostro primo anno di attività con lo Special Sneaker Club siete stati tra i nostri partner principali per l’organizzazione di attività ed eventi per la community italiana. Qual è stato il vostro momento preferito? Su cosa vi piacerebbe lavorare appena sarà possibile?

Non vorrei anticpiare Nico ma probabilmente siamo d’accordo. Il mio momento preferito è legato al primo evento che abbiamo organizzato insieme lo scorso anno durante la Design Week, ovvero “People First”. Durante questa mostra abbiamo raccolto alcune sneakers che avessero un significato importante per diversi membri della community e amici legati anche allo Sneaker Club, chiedendo loro di raccontarci una storia e spiegarci il legame che avevano con la sneaker scelta. Da un altro punto di vista, invece, l’evento meglio riuscito è stato senza dubbio “Wall of Fame – Dunk Legacy”. Per il “post-emergenza” ovviamente mi piacerebbe poter recuperare tutti i progetti che ci siamo persi in questi mesi, come per esempio tutto ciò che era legato all’Air Max Day. Visto l’ottimo riscontro che stanno avendo le nostre attività online ti direi però che mi piacerebbe anche andare off-topic e provare a parlare anche di altri argomenti.

N: Confermo al 100%. “People First” è stato il nostro primo evento insieme e da subito siamo riusciti a comunicare alla perfezione cosa ci muoveva. Oltre ad averci dato la possibilità di raccontare la passione che porta ogni collezionista a legarsi alle proprie sneakers a persone magari esterne a questo mondo, è stata anche un’occasione per mostrare il Club come un luogo d’aggregazione in cui poter condividere la propria passione. SSC in questi mesi è stato molto importante per noi, ha fatto conoscere Laced Up Community anche a chi non ci seguiva e, in prima persona, ci ha dato la possibilità di entrare in contatto anche con personalità di rilievo del mondo sneakers/streetwear, oltre a tutta quella categoria di appassionati “old school” che magari non ci considerava.

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A: Ovviamente questo momento di stop ci ha dato modo di trovare del tempo per poterci trovare, anche solo in digitale, e discutere di quali potessero essere le attività da intraprendere durante l’emergenza e cosa fare per ripartire quando sarà il momento. Purtroppo la difficoltà della situazione attuale ci porta a volerci focalizzare sul momento attuale. Sarebbe interessante, per esempio, portare avanti il discorso legato a LacedUpTalk per portarlo anche live oltre che online, magari rendendo lo Special Sneaker Club uno “studio” per interviste e podcast.

N: Come detto da Ali è difficile, almeno per il momento, non concentrarsi sull’attualità e ora il nostro obiettivo è trovare la chiave adatta per entrare al meglio in contatto con i nostri utenti e rispondere alle loro esigenze. Nulla ci impedirà di utilizzare quanto fatto di buono in questi mesi per rendere più efficaci anche le attività future.

Author Marco Rizzi