di Marco Rizzi

Nello sneakergame di oggi, dove i trend durano lo spazio di una stagione e le nuove tecnologie sono obsolete dopo pochi mesi, sembra impossibile pensare a un modello vecchio quasi cinquant’anni che ancora figura nelle liste delle sneakers più vendute al mondo. Per questo motivo parlare della Superstar come di una sneaker leggendaria non è di certo un’esagerazione.

La prima versione della Superstar venne rilasciata da adidas nel 1969, e si afferma come un modello molto all’avanguardia per i tempi: si tratta in fatti di un’evoluzione della Supergrip uscita qualche anno prima, da cui eredita la suola con l’iconico “herringbone pattern”, la trama a lisca di pesce. Rispetto alla Supergrip ha però una tomaia interamente in pelle, caso molto raro alla fine dei ’60, e un rinforzo in plastica sulla toebox simile a quello di alcuni modelli da tennis contemporanei, per evitare l’abrasione e l’eccessivo deterioramento della punta della scarpa, che restava comunque abbastanza costosa per gli standard dell’epoca. Nessuno lo sapeva ma era appena nata la Shell Toe, uno degli elementi che meglio identificheranno la Superstar nel mondo delle sneakers.

Se gli anni ’70 sono per la Superstar quelli del basket, dove venne indossata sui parquet NBA da grandi star come Oscar Robertson, Kareem Abdul-Jabbar e “The Logo” Jerry West, gli anni ’80 sono invece quelli dell’ Hip-Hop e, quindi, della consacrazione a leggenda.

La Superstar passa dai campi da basket ai playground dei cinque borough di New York City, entrando immediatamente a far parte della “divisa” di Mc’s, Writers e B-Boys.

Il culmine viene raggiunto nel 1986, quando i Run DMC pubblicano Raising Hell, album che tra gli altri contiene anche il singolo “My adidas”. Il gruppo prende anche l’abitudine di chiedere al pubblico dei suoi concerti di sollevare le proprie adidas al cielo prima di cantare la canzone, creando situazioni surreali che spingono adidas a proporgli un contratto di sponsorizzazione, rendendo i Run DMC i primi artisti Hip-Hop a siglare un accordo con un brand sportivo.

Negli anni successivi adidas ha celebrato più volte la lunghissima storia della Superstar con numerose collaborazioni ed edizioni limitate, molte rilasciate tramite il selezionato gruppo di stores “adidas consortium”. Addirittura il brand tedesco tentò di produrre una versione da skateboard del modello insieme a Mark Gonzales ed una versione “BAPE” che prende il nome di Super APE Sta, completamente vestita del classico camouflage del brand giapponese.

Ancora oggi la Superstar è uno dei modelli di punta di adidas Originals, con moltissime colorazioni prodotte e addirittura alcune incursioni nel mondo della moda grazie alle rivisitazioni di stilisti come Rick Owens e Yoji Yamamoto.

Nel 2020 adidas ha deciso di celebrare il cinquantesimo compleanno della Superstar con una serie di importanti collaborazioni e special project, a cui ha partecipato tra gli altri anche Sean Wotherspoon.

Author Marco Rizzi