di Marco Rizzi

Nata nel 1985, la storia della Dunk traccia il percorso che molti altri modelli avrebbero fatto a partire dagli anni ’80: da innovativo modello sportivo a vera e propria icona street style.

La Dunk fa il suo debutto qualche anno dopo l’ Air Force One e ne diventa immediatamente un’alternativa più semplice e leggera, un mashup fatto ad arte di modelli contemporanei come la Terminator, la Legend e appunto la AF-1. La sua storia è legata a doppio filo con quella del programma di sponsorizzazoni nei college americani da parte di Nike. Infatti, il nome originale del modello nei primi sketches di Peter Moore è “College Color High”, una maniera abbastanza esplicita di indicare quale fosse lo scopo reale del modello.

A partire dalla primavera del 1985 la Dunk viene prodotta nei colori sociali delle squadre di basket di dodici College americani ed inviata immediatamente a squadre e tifosi, così che potessero rappresentare il loro team dalla testa ai piedi. Nasce così “Be true to your school”, ovvero la campagna di marketing che ancora oggi caratterizza i primi giorni della Dunk.

Visto il coinvolgimento dei tifosi, il passo da dentro a fuori dal campo è breve e, da lì all’effervescente mondo della cultura street di metà anni ’80 ancora meno.

Grazie al taglio alto, i materiali pressoché indistruttibili, l’ottimo cushioning ed il prezzo accessibile, la Dunk così come la Air Jordan 1 rilasciata qualche mese prima, diventa uno dei modelli preferiti dei giovani skaters californiani che, in un periodo in cui modelli nati appositamente per lo Skate scarseggiavano, erano sempre alla ricerca di ottime alternative “rubate” ad altri sport.

Nel corso degli anni la Dunk si è affermata come una delle vere icone dello streetwear, diventando la base perfetta per collaborazioni con musicisti ed artisti ed il primo vero modello protagonista di un fenomeno di collezionismo internazionale. È proprio a cavallo tra anni ’90 e ’00 che Nike comincia ad avviare i suoi programmi di releases esclusive europee, statunitensi ed asiatiche, “obbligando” i collezionisti ad affidarsi al web per poter comprare le particolari colorazioni rilasciate creando comunità online che esistono ancora oggi.

A partire dal 1998 con la release delle Dunk Pro B, Nike ufficializza l’ingresso della Dunk tra le scarpe da skateboard, creandone una versione con particolari imbottiture e tecnologia Zoom Air nelle solette che sarebbe servita da prototipo per il lancio della Dunk Pro SB nel 2002, modello di punta della linea Nike SB.

Author Marco Rizzi